In montagna da soli: si o no?

By Roberto

Andare in montagna da soli è un modo di vivere la propria passione e offre la possibilità, da un lato, di creare un rapporto diretto, più intenso con l’ambiente circostante, in altre parole offre la possibilità d’imparare a conoscersi immergendosi nella natura, capendo i propri limiti e cercando di affrontarli, ma dall’altro lato richiede maggiore attenzione, maggiore recettività durante tutta l’escursione. Dovendo preparare un’escursione (in giornata) in solitaria è consigliabile:

  • Verificare le previsioni meteo.
  • Stabilire la lunghezza dell’itinerario, pianificare l’orario di partenza tenendo presente un adeguato margine di sicurezza per rientrare, prima che tramonti il sole.
  • Valutare il proprio livello di preparazione fisica e tecnico.
  • Scegliere dei percorsi su sentieri segnati.
  • Informare parenti, amici sulla gita scelta, sul percorso pianificato, senza modificare lo stesso.
  • Se all’ultimo minuto decidi di cambiare itinerario e il cellulare non ha campo, lascia un foglio sul cruscotto dell’auto comunicando il cambio di percorso.
  • Portare 2 l. di acqua e del cibo in più di quello che solitamente si consuma.
  • Se alla sera arrivi in un rifugio, al momento della prenotazione comunica anche a loro da dove provieni e l’orario di massima di arrivo.
  • Munirsi della cartina della zona e verificare con una certa costanza la cartina per determinare la posizione geografica.
  • Munirsi di una lampada frontale e/o una torcia, più batterie di riserva.
  • Portare un capo in più tipo il pile per le emergenze.
  • Indossa vestiti colorati ed evita colori mimetici.
  • Kit di primo soccorso, telo isotermico e/o il sacco da bivacco.
  • Imparare ad ascoltare il proprio corpo e saper rinunciare.

In generale, questo tipo di escursione permette:

  1. Maggior autonomia nelle decisioni, gli orari, la partenza, il percorso, ecc.
  2. Maggiore concentrazione nel camminare, perchè essendo soli è necessaria una maggiore concentrazione.
  3. Un allenamento individuale mirato, svolto per migliorare, aumentare e superare i propri ritmi potendo rallentando o fermarsi quando e dove si preferisce.
  4. Un contatto più profondo e silenzioso con la natura, che può diventare un dolce ricordo per tutti gli amanti della fotografia (senza rallentare la marcia degli altri escursionisti).

Naturalmente facendo delle escursioni in solitaria si incorre in maggiori rischi in caso di caduta o di perdita dell’orientamento, quindi è bene essere attrezzati e consapevoli. Non esiste una regola precisa sul modo di affrontare un’escursione, sia in solitaria sia in gruppo ci sono dei pro e dei contro da valutare e conoscere. Probabilmente la miglior soluzione è un mix così da riuscire a conoscersi e ad adattarsi a situazioni differenti.

…da solo porti tutto con te, compresi rischi e paure.                                           R. Messner

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December 23, 2024

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