Premessa: si tratta di una gita organizzata dal CAI Venaria.
Da Posio parte il sentiero, ben marcato e perfettamente segnato, che attraversa le case e si immette in una bella faggetta. Lungo il sentiero sono visibili su un masso delle incisioni rupestri che risalgono al Neolitico. Usciti dal bosco si individuano la cima sulla destra e il bivacco sulla sinistra, in breve tempo si raggiunge l’Alpe Arzola (purtroppo in rovina) dove è possibile trovare dell’acqua. Piccola sosta, poi si riparte e con un paio di tornanti si rimonta il pendio fino ad un rapido traverso che porta a Pian Chermisù, un’ampia sella dove voltando a sinistra si possono raggiungere: il bivacco Blessent, la Cappella della Madonna di Prascondù ed una statua del Cristo Redentore, da qui nelle giornate limpide si apre uno scenario unico. Si ritorna al Pian Chermisù e con pendenza regolare si arriva alla cima panoramica del Monte Arzola segnalata da un ometto di pietra. Dalla vetta è possibile vedere un panorama a 360°: dal Monte Soglio, alle Levanne e al Gran Paradiso. L’idea iniziale era quella di fare il giro ad anello: scendere dal sentiero 566 poi passare dal casotto del Parco Nazionale del Gran Paradiso e arrivare fino alla borgata di Ciantel e chiudere cosi l’anello… Ma le condizioni meteo non l’hanno consentito e si è deciso di riprendere il percorso di salita (più corto e veloce).