Dalla chiesetta di Niquidetto imbocchiamo un sentiero che quasi subito volge a sinistra tra i prati. Dopo un tratto piuttosto ripido si incontra una mulattiera che va seguita verso sinistra fino ad entrare in un fitto bosco di faggi. Superiamo alcune costruzioni cadenti Muande Costassa 1287 m., e avanzando sempre parallelamente al Rio Civrari sbuchiamo su ampi pascoli sino ad arrivare nei pressi delle Case Frestè 1432 m.: facciamo una svolta a sinistra e lasciamo le costruzioni a destra. Passiamo a monte di un bosco di faggi e aggiriamo un costone entrando cosi nel vallone del Civrari. La salita si snoda prima tra cespugli di rododendri poi, per un breve tratto, su pietraia e infine passiamo tra blocchi di rocce affioranti dal terreno e levigate dall’acqua. Fiancheggiando il rio penetriamo nell’anfiteatro delimitato dalle tre punte che formano il piccolo massiccio del Civrari (Punta di Croce, Punta Imperatoria e Torretta del Prete). Piegando  leggermente a sinistra arriviamo alle sponde del grazioso laghetto del Civrari 1956 m. Dal laghetto si hanno due percorsi per arrivare in cima a Punta Imperatoria:

1. A) proseguire per l’evidente colletto del Civrari e percorrere una cresta erbosa, quasi aerea ma facile arrivando in cima a P. Imperatoria.
2. B) seguire il percorso di destra 104A. Noi scegliamo il secondo percorso che risulta ripido fin da subito e risale un pendio detritico segnalato da numerosi ometti di pietra. Toccando lungo il sentiero la Fonte Imperatoria a 2170 m. pieghiamo a destra dove affrontiamo l’ultimo strappo prima della cima. La discesa avviene lungo il sentiero di salita.